Se il vecchio funziona, ma il nuovo è necessario, l’ibrido è la risposta.
Oggi, i decision maker delle grandi imprese si affidano alla Business Intelligence per prendere decisioni strategiche data-driven, utilizzando la propria data warehouse per accedere alle informazioni utili all’evoluzione dell’azienda.
Con una stima di crescita del mercato dello storage dei dati del 12% di CAGR (2019 - 2025), cresce l’urgenza di trovare nuove soluzioni per processare e immagazzinare enormi volumi di informazioni in ingresso da fonti differenti, non più interamente gestibili dalle infrastrutture tradizionali di immagazzinamento.
L’esigenza di utilizzare sistemi di storage dati più efficienti in termini di costi, requisiti di installazione, e flessibilità di manipolazione può risolversi con infrastrutture digitali che forniscono ai team IT delle grandi imprese soluzioni sostenibili e compatibili con la processazione dei dati in tempo reale.
Ciò nonostante, la transizione a sistemi di data warehouse digitali cloud-based può risultare difficile in termini di compatibilità con i sistemi attualmente in uso e comportare costi elevati, con la possibilità di vanificare gli investimenti iniziali.
Ecco perché, oggi, vengono presi in considerazione anche modelli ibridi che integrino i vantaggi del cloud warehousing, ma che consentano agli utenti di manipolare i dati con facilità.
Data Warehouse digitale cloud-based: benefit e sfide
Vantaggi di una data warehouse cloud-based
Il Cloud computing è un modello che sblocca l’accesso on-demand a diversi gruppi di risorse che diventano facilmente accessibili.
Infatti, una data warehouse basata sul cloud risulta efficiente in termini di scalabilità e accessibilità delle informazioni, eliminando la dipendenza tra capacità di gestione e volume dei dati entranti. Con un ecosistema che vede interagire la digital warehouse con altre piattaforme cloud-based, ad esempio con strumenti di data analysis, e una comunicazione omogenea fra tutti i dipartimenti dell’azienda è possibile considerare percentuali di disponibilità dei dati del 99.99% come il nuovo standard aziendale.
Infine, i costi si riducono nel momento in cui si eliminano i componenti hardware di immagazzinamento e si affidano il mantenimento e l’aggiornamento della warehouse al Cloud.
Così, scalabilità, efficienza e risparmio rendono un'organizzazione in grado di rispondere all’evoluzione del mercato in tempo reale.
Le sfide nell’integrazione di un’infrastruttura digitale
Una migrazione dell’intero sistema di raccolta dati da tradizionale a digitale può comportare costi iniziali da comparare con gli investimenti già effettuati rispetto alla creazione della propria data warehouse.
Durante l’integrazione di un’infrastruttura basata sul cloud, ad esempio, sarà necessario cambiare il modello di gestione dei dati da ETL (Extract, Transform, Load) a ELT (Extract, Load, Transform), con un conseguente investimento di tempo e risorse.
Un altro costo da tenere in considerazione è relativo alla fase di testing, dove si verifica che il tempo di latenza per estrarre e immagazzinare i dati sia adeguato per le esigenze dell’organizzazione.
Infine, nonostante oggi ci siano numerose soluzioni di cyber security, il livello di sicurezza di un sistema cloud-based è generalmente minore rispetto a quello di strumenti hardware.
Pro e Contro del sistema ibrido di Data Warehouse
I vantaggi del modello ibrido
Un modello di data warehouse ibrido permette all’organizzazione di basarsi sulla tecnologia già esistente, senza dover migrare all’infrastruttura cloud-based in un unico intervento.
Combinare l’infrastruttura cloud-based con la struttura on-premise significa infatti poter soddisfare i requisiti del business senza escludere le modalità tradizionali di analisi dei dati su larga scala.
La comunicazione fra silos di dati di diversi dipartimenti rimane comunque aperta e omogenea, mentre è possibile utilizzare le fonti di dati sia interne, sia esterne per un’analisi più avanzata.
Il vantaggio fondamentale, quindi, si manifesta con la possibilità da parte dei team IT di clusterizzare i gruppi di dati in base a casi d’uso specifici, sfruttando il modello più appropriato fra i due esistenti.
Le sfide nella migrazione a un’infrastruttura mista
Per costruire un’infrastruttura ibrida efficace è necessario considerare le modifiche nel lavoro di gestione e interazione svolto dagli utenti, i quali dovranno adattarsi ai nuovi strumenti in uso; prima di poter sfruttare un modello di warehouse ibrido per costruire strategie data-driven, l’organizzazione deve infatti affrontare un percorso di change management specifico per i propri obiettivi e caratteristiche.
Infine, ai costi relativi all’implementazione, si associano quelli temporali e di risorse per la formazione degli utenti stessi.
La data warehouse ibrida per costruire strategie e raggiungere i KPI
Pensando a settori come banking, finance, telecomunicazioni, e altri che affidano gran parte del loro successo a infrastrutture digitali, un sistema ibrido di storage dei dati è una chiave che può sbloccare l’evoluzione del business senza sacrificare l’approccio strutturale corrente.
Una grande azienda con dipartimenti internazionali e che utilizzi diverse strategie di data governance può così attivare la sincronizzazione tra dipartimenti, senza necessità di replicare l’implementazione per ogni sua divisione.
Con la massima accessibilità dei dati e una buona scalabilità, il modello ibrido rappresenta una soluzione di estremo valore per le grandi imprese che si affacciano a una nuova era di data management.
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